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Mario D’Onofrio alla Fotografia come elemento centrale della propria vita è arrivato percorrendo strade trasversali, talvolta accidentate, che lo hanno reso, uomo maturo, un fotografo infine consapevole.

La fotografia, che lo ha accompagnato sin da giovanissimo, è quindi diventata lo strumento con cui guardare e restituire il mondo dalla sua prospettiva: orientato sempre ad indagare lo scorrere della normalità riassunta nelle sue cose minime, nei dettagli, convinto di rinvenirvi l’essenza, il vero gusto dell’esistenza. Una certa fotografia con tale peculiarità, ripropostasi e impostasi negli anni Novanta, è stata definita come “della banalità del quotidiano”, che però rivela una sua tranquillizzante bellezza oltre ad essere evocativa: ecco, è questa la Fotografia di Mario D’Onofrio, che è quindi interessato a immortalare e a restituirci  “tutto quel mondo che ci circonda da vicino, il nostro piccolo grande mondo, quel mondo che ci dice chi siamo, e che ci tiene caldo” (scrive) ma riuscendo a fornircelo attraverso immagini che riesce a spogliare da ogni emotività sturm und drang, espressionistica.

Il suo sguardo, la sua sensibilità fotografica, il rapporto con le luci e il colore, e con il tempo, soprattutto, che pure hanno profonde radici italiane, sono mutati una volta in Inghilterra, in questo territorio d’affezione dove si è trasferito da anni e dove ha costruito una parte della sua nuova vita; qui le sue immagini hanno via via assunto un carattere tutto britannico, di luoghi di provincia o comunque lontani dalla “London calling”, e si sono maggiormente fuse con il territorio, soprattutto nelle tonalità e nei contrasti, e in quella sospensione spaziotemporale rarefatta, che rallenta, “nell’attesa,mentre la vita sta succedendo”.

Mario D'Onofrio

Mario D'Onofrio

Nato a Formia (LT) nel 1963, inizia a fotografare a 13 anni grazie ad uno zio che gli insegna i primi rudimenti e gli presta la sua fotocamera Dopo il Diploma di maturità Classica, si iscrive ad Architettura continuando a fotografare e intraprendendo numerosi viaggi di formazione. Nel 1991 è assunto in uno studio fotografico a Soho a NY e dal 2008 si dedica esclusivamente alla Fotografia. Poco interessato, in quegli anni, ad esporre ha comunque preso parte a mostre collettive a Roma (via di Montoro) nel 2009 e a Caserta alle Scuderie della Reggia di Caserta nel 2013; due sue personali sono state organizzate nel 2014 e nel 2016. Questo stesso anno si trasferisce in Inghilterra prima a Sunderland e poi definitivamente a Manchester. E' di imminente pubblicazione il suo primo libro fotografico con una parte del suo ampio lavoro.
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