Come si trasforma e reagisce una piccola comunità di fronte ad una pandemia? Come cambiano le abitudini consolidate dinanzi a quelle restrizioni che hanno condizionato in maniera così violenta ed inaspettata la nostra vita?
Siamo quotidianamente travolti da un flusso incontrollato di notizie ed immagini sul tema Covid-19, ma questo reportage ha il merito di fermarsi e raccontare com’è cambiata la vita in un quartiere grazie ad una testimone d’eccezione: la strada.
Centocelle è un quartiere popolare nella periferia a sud est di Roma.
Da sempre terra di operai e commercianti, negli ultimi anni ha vissuto una rinascita che ha dato nuova linfa al commercio e alla vita culturale, senza perdere però la sua anima malinconica. Piccoli negozi di artigiani, ristoranti e bistrot aperti da giovani imprenditori che hanno deciso di spostarsi in questo quartiere attratti forse dagli affitti ancora accessibili e dalle nuove stazioni metro.
Cambiamenti che non hanno però scalfito ciò che da sempre ha caratterizzato questa borgata: la strada.
La strada è da sempre il luogo che più di ogni altro raccoglie e racconta i sentimenti e i cambiamenti di una borgata, e mai come in questo momento è diventata lo specchio della speranza e del coraggio dei suoi abitanti: rivela le storie di coloro che hanno resistito per quasi due mesi in quarantena, che hanno applicato le restrizioni imposte dal governo, che si sono presi cura dei più deboli arrivando lì dove non sono arrivate le istituzioni.
E la strada è lì, che osserva e raccoglie gli sguardi, i pensieri, le ombre e le paure, diventando così testimone di un cambiamento epocale.