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Mark Gill – scrittore e regista – si è ispirato per questa serie dal taglio e dalla poetica decisamente cinematografica al romanzo “WHITE NOISE” di Don Delillo: nel libro si narra di una perdita di sostanze chimiche che porta all’evacuazione del piccolo paese abitato dal protagonista e dalla sua famiglia.

Le atmosfere del romanzo hanno richiamato alla mente dell’autore l’attuale crisi sanitaria mondiale, e lo ha spinto a documentare la vita quotidiana in tempo di pandemia della gente di una cittadina del Regno Unito non lontana da Manchester: nasce così questo progetto, titolato “THE AIRBONE TOXIC EVENT” in omaggio a uno dei capitoli più celebri dell’opera sopra citata.

Come e parallelamente al capitolo – la cui lettura è caldamente consigliata, ma non necessaria, per capire ancor di più la narrativa di Mark – si dispiega davanti ai nostri occhi il tentativo a tratti tragico a tratti comico di una varia umanità imprigionata tra l’istinto di sopravvivenza e la paura della morte, esattamente come nel nostro presente.

Le foto qui presentate in anteprima saranno parte del prossimo libro a cui l’autore sta lavorando, che sarà prossimamente presentato nel Regno Unito.

Mark Gill

Mark Gill

Mark è uno scrittore e regista di Manchester nominato agli Oscar e Bafta. Il primo lungometraggio di Mark, "England is Mine", che ha co-scritto e diretto, è basato sulla giovinezza di Morrissey, icona e cantante solista del gruppo britannico The Smiths. Il successo è arrivato nel 2012 con The Voorman Problem, una stravagante commedia dark con Martin Freeman e Tom Hollander. Il film è stato nominato all'Oscar nel 2014 e al BAFTA nel 2013. Mark sta attualmente sviluppando un lungometraggio basato sulla vita del fotografo giapponese Masahisa Fukase.
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